Ad Oslo inaugurata un’autostrada per gli insetti
È da tempo che affronto il problema della perdita di biodiversità e che propongo soluzioni drastiche quale unica via d’uscita. In particolare ritengo sia necessaria la costruzione di una rete ecologica planetaria (che chiamo “cintura ecologica”) che sia in grado di far vivere e viaggiare animali e piante liberamente, senza ostacoli dovuti alla modificazione sempre più profonda della natura da parte dell’uomo.
Mentre in Italia si discute di realizzare grandi opere – le solite – con la scusa del progresso del Paese ma con il desiderio celato di far arricchire i soliti e dare potere ai soliti altri, nella civilissima Norvegia, ad Oslo, si realizza la prima autostrada urbana per insetti.
Si, non siete sordi e nemmeno un po’ matti. E non lo sono nemmeno io. Avete proprio capito bene. Su proposta della Società di Giardinaggio della capitale del Paese scandinavo e con il beneplacito della politica locale, è stato realizzato un lungo percorso cittadino fatto di fiori e piante che sia in grado di nutrire api, farfalle, calabroni e altri insetti in modo tale che non abbiano troppo stress nei loro spostamenti urbani.
Per realizzare questa bellissima autostrada non si sono dovuti fare cantieri, non si è dovuto produrre calcestruzzo e gettare cemento armato, non si è dovuta fare alcuna movimentazione di terra o deviazione di corsi d’acqua mediante l’ausilio di pale meccaniche. Non si è nemmeno dovuta fare alcuna gara d’appalto con conseguenti illeciti e infiltrazioni mafiose. Ci si è preoccupati semplicemente di organizzare, in maniera oculata e professionale, il posizionamento di vasi di fiori sui tetti o sui balconi e terrazzi delle case, lungo un percorso che va da est a ovest di Oslo. Così ogni 250 metri circa i nostri piccoli fratelli invertebrati trovano un “punto di ristoro”, un “fast food” che sia in grado di nutrirli e far loro superare lo stress prodotto dalle manipolazioni umane sull’ambiente e sulla natura.
L’obiettivo dei promotori di questa lungimirante iniziativa non è solamente quello di preservare la biodiversità, ma anche quello di cercare soluzioni per svilupparla tenendo conto che in Europa si sta verificando la progressiva estinzione di 6 specie di insetti su 35.
Quando vedo concretizzarsi iniziative così apparentemente insignificanti ma così profonde nell’analisi dei problemi e nella ricerca di possibili soluzioni mi viene in mente quella bellissima frase di Haruki Murakami che recita: “Il tempo può risolvere molti problemi. Ma quelli che il tempo non può risolvere, li dobbiamo risolvere da soli”.
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