Daily Archives: 5 Gennaio 2013
Il rito quotidiano

È una delle cose più naturali per gli esseri viventi. Una funzione corporale inevitabile che consente, direttamente, l’eliminazione di pericolosi “rifiuti tossici” e, indirettamente, l’arricchimento dei terreni per una crescita rigogliosa di alberi e fiori.
Peccato, però, che in un “rito” quotidiano (per i più fortunati) così apparentemente innocuo e insospettabile si possa nascondere un rischio, anche grave, di natura ambientale che supera, in termini di impatto, addirittura quello dei SUV ingolla-petrolio, delle emissioni di metano dei bovini, degli scarichi dei motori dei jet.
La colpa è attribuibile all’abitudine di americani, europei e asiatici (ma l’emulazione da parte di due miliardi tra cinesi, indiani e africani è sempre dietro l’angolo) di coccolare le loro parti intime con enormi quantità di carta igienica sempre più soffice e prodotta con fibre di pura cellulosa derivanti dall’abbattimento di importanti foreste, anche secolari, sparse in tutto il mondo.
Una pugnalata al cuore per la nostra grande Madre Terra vista l’evidente perdita di massa vegetale in grado di assorbire CO2 e di regolare il clima di importanti aree del pianeta, nonché la meno evidente, ma altrettanto reale, perdita di biodiversità e di patrimonio genetico animale e vegetale.
Per il suo bene e per la nostra sopravvivenza ci potremmo accontentare, senza troppi sforzi, di carta igienica riciclata lievemente più ruvida, magari non arricchita di inutili lozioni emollienti e profumi chimici. Anzi, potremmo riscoprire e rielaborare tecnologicamente anche l’acqua che già alcune culture del passato avevano ampiamente utilizzato quale importante strumento di igiene personale.
In fin dei conti, nonostante le nostre radicate abitudini dure a morire, potrebbe non essere poi un sacrificio così terribile!
Biogri | Barbecue solare

Il barbecue solare Biogri sfrutta uno dei principi fondamentali del funzionamento della natura: la luce del sole. Infatti per funzionare esso utilizza dei pannelli a concentrazione che dirottano i raggi solari sul cibo e lo portano a cottura, senza fiamma e senza legna. Lo scopo è quello di cuocere in modo sano senza sprigionare particelle o residui inquinanti derivanti dalla combustione.
Biogri, che ha una struttura in plexiglass, utilizza quale strumento di cottura uno specchio a forma di parabola dotato di uno snodo che gli consente di ruotare, in modo da sfruttare in modo più efficiente i raggi solari con il passare delle ore. Esso può raggiungere una temperatura massima di ben 230°C ed è pronto per l’utilizzo in 30-40 minuti di esposizione solare.
L’unico inconveniente di Biogri è rappresentato dal clima e dalla presenza di nuvole. Per tale ragione in Italia tale tipo di cottura è possibile quasi esclusivamente nel solo periodo estivo.
Si pensi, però, a quei luoghi (di solito i più poveri) dove la presenza del sole non è un problema per quasi tutto il periodo dell’anno e dove, utilizzando una cucina solare, si potrebbe risparmiare una notevole quantità di legna da ardere, causa di deforestazione e di importanti malattie respiratorie a causa dell’inquinamento domestico.
GSI Coco Mat | Tavole da surf

l progetto Coco Mat dell’australiana GSI (Global Surf Industries) – una delle più grandi aziende produttrici di tavole da surf al mondo – è interessante: utilizzare la fibra di cocco al posto dei materiali sintetici per produrre tavole da surf. Dal punto di vista tecnico la fibra di cocco viene mescolata alla fibra di vetro che conferisce alla stessa maggiore resistenza e impermeabilità.
Le prestazioni e la resistenza vengono garantite al pari dei materiali tradizionalmente utilizzati mentre i vantaggi di sostenibilità ambientale sono dati dall’utilizzo di materie prime provenienti da fonti rinnovabili e, normalmente, reperibili nelle aree geografiche dove di solito viene praticato tale sport.
La GSI, anche se nel suo sito internet non si dimostra particolarmente sensibile dal punto di vista ambientale, dichiara tra i suoi intenti una generale idea di “Respect” per la componente ambientale. Su tali basi, se da un lato il progetto Coco Mat appare piuttosto isolato e non armonico con una filosofia aziendale ben definita, dall’altro pone le basi per un’interessante innovazione nel settore:
- utilizzo di materiali provenienti da fonti rinnovabili;
- utilizzo di materiali locali provenienti dalla principali aree di pratica di tale sport.
Di certo un tale prodotto trova scarsa applicazione in Italia e, in generale, in Europa ma il progetto è interessante in quanto dimostra che le attività ludiche e sportive possono avere un notevole impatto ambientale e, pertanto, è indispensabile che si valutino con urgenza soluzioni per renderle il più possibile sostenibili.