Bioimita – Anno Secondo
Oggi, primo gennaio 2015, Bioimita compie il suo secondo anno di vita. Anche se il numero delle pubblicazioni è stato inferiore a quello dell’anno precedente, voglio fare comunque i complimenti al sottoscritto che si è dato da fare per mettere in rete i propri articoli, a chi mi ha seguito e a chi mi ha scritto in questi mesi trascorsi. Per carità, i numeri (1) non hanno nulla a che vedere con i blogger più bravi o con le visualizzazioni che hanno siti dai contenuti frivoli che interessano un po’ tutti, se non altro – e giustamente – come “sciacquacervello”. Sono comunque contento perché in quest’anno passato ho cercato di descrivere con onestà e con un minimo di accuratezza scientifica il mio pensiero e la mia visione della realtà e credo di esserci riuscito. L’unico rammarico che ho – per mancanza di tempo avendo un lavoro impegnativo e una famiglia con le sue esigenze – è quello di non essere stato in grado, come mi ero promesso nel 2013, di coinvolgere altre persone nella redazione degli articoli e quello di non essere riuscito a scrivere articoli sui “Prodotti”. Sarà per l’anno prossimo.
Talvolta, quando riesco a ritagliarmi qualche momento di concentrazione per mettere nero su bianco i miei pensieri, penso a chi leggerà i miei articoli. Sarà interessato o passerà distrattamente? Sarà in grado di capire quello che desidero comunicare o non mi prenderà sul serio ritenendo quello che scrivo un mucchio di spazzatura che si perde nell’immenso mare della rete? Devo dire che io sono fermamente convinto della forza e dei miei argomenti e, anche se talvolta sono preso da un po’ di sconforto nel vedere che nulla apparentemente cambia e che le parole di avvertimento vengono così poco ascoltate, poi sento ancora più forte la responsabilità di quello che voglio comunicare e… continuo a farlo.
Per fare una bella citazione musicale mi sento un po’ come Daniele Silvestri nella sua splendida “L’uomo col megafono”. (2)
[TESTO] “L’uomo col megafono parlava parlava parlava di cose importanti, purtroppo i passanti, passando distratti, a tratti soltanto sembravano ascoltare il suo monologo, ma l’uomo col megafono credeva nei propri argomenti e per questo andava avanti, ignorando i continui commenti di chi lo prendeva per matto… però il fatto è che lui… soffriva… lui soffriva… davvero
L’uomo col megafono cercava, sperava, tentava di bucare il cemento e gridava nel vento parole di avvertimento e di lotta, ma intanto la voce era rotta e la tosse allungava i silenzi, sembrava che fosse questione di pochi momenti, ma invece di nuovo la voce tornava, la voce tornava…
Compagni! Amici! Uniamo le voci! Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!
L’uomo e il suo megafono sembravano staccati dal mondo, lui così magro, profondo e ridicolo insieme, lo sguardo di un uomo a cui preme davvero qualcosa, e che grida un tormento reale, non per un esaurimento privato e banale, ma proprio per l’odio e l’amore, che danno colore e calore, colore e calore ma lui… soffriva… lui soffriva… davvero
Compagni! Amici! Uniamo le voci! Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!”
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(1) Nel 2014 ho pubblicato 52 articoli per il “BLOG” e soli 3 articoli per la categoria “PRODOTTI” con circa 31.000 visualizzazioni globali e con circa 1.600 visualizzazioni mensili
(2) “L’uomo col megafono” è scritta e interpretata da Daniele Silvestri e fa parte dell’album “Prima di essere un uomo”, pubblicato nel 1995. Con questa canzone Daniele Silvestri partecipò al Festival di Sanremo del 1995.
Complimenti! Posso solo dire continua così.