Plutarco e la carne
“Se sei convinto di essere naturalmente predisposto a mangiar carne, prova anzitutto ad uccidere tu stesso l’animale che devi mangiare. Ma ammazzalo tu in persona, con le tue mani, senza ricorrere ad un coltello, ad un bastone o ad una scure. Fa come i lupi, gli orsi e i leoni che ammazzano da sé quanto mangiano”.
Con una lucidità incredibile e una lungimiranza inimmaginabile sui riflessi negativi che l’eccessivo consumo di carne avrebbe determinato qualche decina di secoli dopo, Plutarco elaborò questo suo pensiero nel I secolo d.C.
È troppo facile delegare altri (ad esempio l’asettica industria) per procurare la morte degli animali destinati al cibo. Sono certo, anche a seguito delle mie esperienze professionali nei macelli industriali, che gran parte dei consumatori di carne (1) desisterebbe da tale pratica di fronte al proprio coinvolgimento diretto nella morte di un animale, di fronte alla sua sofferenza, alla sua resistenza e al sua attaccamento alla vita.
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(1) Ci sto provando da tempo e, prima o poi, diventerò vegetariano.
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