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Vintage Maino. Il lavoro è ultimato

Finalmente quell’ammasso di ferro e ruggine che era la mia vecchia bici Maino ha preso colore e forma e… devo dire che è proprio bella! Ma non solo: è anche veramente piacevole da usare. Quello che mi ha stupito la prima volta che l’ho provata è la strana postura che su di essa si assume: l’impugnatura del manubrio è molto indietro verso le ginocchia, il corpo è molto in alto, le braccia sono leggermente piegate e il risultato finale è un’ottima ergonomia con una schiena diritta che non duole nemmeno dopo aver fatto un lungo percorso.

Adesso capisco come i miei nonni, da giovani, potessero fare anche 30/40 km in bicicletta su strade non asfaltate solo per raggiungere il posto di lavoro dove, di solito, svolgevano mansioni molto dure di contadino o di operaio. Su questo mezzo ci si sta proprio bene e poche bici contemporanee – alla sola ricerca della velocità attraverso l’aerodinamica – sono in grado di eguagliarla. Eppure è pesante e non ha alcuna possibilità di cambiare i rapporti.

Sono proprio contento di aver investito un po’ di euro (il minuzioso restauro è stato lungo e faticoso con parecchie attività manuali di smontaggio, carteggio, cromatura, verniciatura e rimontaggio) e il risultato finale ne è valso proprio la pena. Della bici originaria sono state recuperate anche le più piccole viti e i più piccoli particolari e sono certo che, ora, abbia acquisito un valore per lo meno paritario al prezzo speso (1).

Quando vedo la professionalità con cui sapienti artigiani sono in grado di recuperare dei manufatti che altrimenti sarebbero solo materiale di rifiuto; quando vedo la riscoperta attraverso il recupero di vecchie metodologie costruttive e di vecchi materiali; quando vedo il riaffiorare dalla ruggine di design desueti e funzionali mi rendo conto che applicare la bioimitazione nelle attività umane rappresenta il vero progresso dell’uomo. Non l’industria fine solo al consumo e alla produzione di rifiuti ma la produzione di beni e servizi finalizzati ad essere al servizio delle necessità umane.

Il restauro della mia bicicletta Maino ha evidenziato principalmente due aspetti positivi: il riuso attraverso il restauro di vecchi oggetti evita inutile spreco di risorse e di energia; il riuso attraverso il restauro crea e distribuisce lavoro e ricchezza nonché consente l’acquisizione di saperi e di professionalità.

Vi assicuro (l’ho già sperimentato) che sarò molto riconoscibile quando mi vedrete sfrecciare per le strade…

Bici Maino_01

Bici Maino_03

Bici Maino_06

Bici Maino_04

Bici Maino_05

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(1) Leonardo è veramente bravo a fare il suo mestiere di restauratore. Ci mette passione e competenza e riesce veramente ad entrare nel “cuore” delle biciclette che gli vengono portate (e che spesso sono dei mezzi catorci). Per chi lo volesse contattare ricordo che si trova a Verona, zona stadio. Il suo sito è www.ciclileonardo.com e il suo numero di telefono è 349.40 45 177. Non ve ne pentirete.

 

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