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Category Archives: Abbigliamento

H&M Conscious | Abbigliamento

Anche le grandi aziende multinazionali possono contribuire con i loro prodotti e con le loro scelte commerciali a garantire la sostenibilità ambientale ma, soprattutto per l’impatto che hanno su un gran numero di consumatori, a sviluppare una diffusa coscienza ecologica.

H&M – la famosa multinazionale svedese dell’abbigliamento – per la primavera-estate 2013 ha messo in commercio la Conscious Collection e la Conscious Exclusive, collezioni di vestiti e accessori non solo prodotti con tessuti biologici, ma anche caratterizzata dalla ricerca di una filiera produttiva sostenibile.

HM Conscious ExclusiveInoltre H&M, in questo contesto della Conscious Collection e della Conscious Exclusive, ha messo in campo anche un’iniziativa interessante di raccolta dei vestiti usati, indipendentemente dalla marca. La motivazione consiste nel fatto che, anziché far finire del materiale in gran parte ancora utilizzabile nelle discariche o negli inceneritori, H&M, in cambio di un buono sconto, si impegna a consegnare gli abiti raccolti al più vicino impianto di trasformazione. Gli abiti ancora buoni verranno riusati oppure verranno riciclati i tessuti.

Made in No | Abbigliamento

Il progetto “Made in No”, che produce una linea di abbigliamento intimo bio ed equosolidale, ha origine da un’idea della Cooperativa Fair e dell’Associazione Cristiana Casagrande ma è reso possibile anche attraverso il sostegno della Provincia di Novara, della Fondazione Culturale “Responsabilità Etica” e grazie al contributo costante e concreto dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS).

madeinno_logoMade in No valorizza i piccoli produttori artigiani e le cooperative che hanno scelto di affrontare il mercato secondo regole di equità, trasparenza, sostenibilità ambientale lungo tutta la filiera produttiva. Il prezzo equo e trasparente è lo strumento per rivelare non solo il valore monetario del prodotto, ma anche per dare concretezza ai principi ispiratori di equità e giustizia sociale. A ciascuno il giusto senza sprechi e speculazioni, secondo valutazioni non imposte dal mercato ma definite dagli stessi attori della filiera.

Made-in-No-donnaIl processo di produzione Made in No si inserisce in una filiera totalmente etica, dalle famiglie contadine che coltivano, raccolgono e filano il cotone, agli artigiani che completano il processo produttivo fino al capo finito, uniti in una rete di “economia solidale”.

Il filato è fornito da JUSTA TRAMA e da REMEI.

È poi preso in carico da GB di BRUZZESE, che coordina le attività connesse alla produzione del tessuto e al confezionamento dei capi. Per effettuare le diverse lavorazioni GB di Bruzzese si avvale anche della collaborazione di: Tintoria VAGO, Roccatura FERRARI, Manifattura TACCA, Maglieria RICIS, Maglificio BELLETTI, Tessitura VIOLA, Nastrificio Tagliabue, AMI, Fratelli Leoni, Cucirini Tre Stelle, Officina Naturae.

La COOPERATIVA FAIR svolge le attività generali di progettazione e found raising, di ricerca dei filati, di relazione coi produttori equosolidali e gestisce la promozione, la comunicazione e la distribuzione dei prodotti.

Made-in-No-uomoIl cotone dei prodotti Made in No è certificato biologico dall’Istituto di Certificazione brasiliana IBD. La scelta del cotone puro al 100% deriva da studi e ricerche che Made in No svolge sulle fibre tessili naturali che hanno proprietà fisiche particolarmente indicate per l’intimo, soprattutto perché igroscopiche e anallergiche. Made in No utilizza solamente una materia prima completamente naturale, che non subisce alterazioni né trattamenti chimici in nessuna fase del lungo processo di produzione, dalla semina in campo della pianta di cotone al confezionamento del capo.

Un’unica precisazione merita la colorazione del tessuto in quanto Made in No, per ragioni di costo e qualità, ai coloranti naturali vegetali e animali ha preferito i coloranti artificiali ammessi dal disciplinare GOTS (Global Organic Textile Standard) che autorizza solo quelli a basso impatto ambientale.

BIO in VI | Abbigliamento

BIO in VI è un progetto della Cooperativa Sociale Studio Progetto di Vicenza che propone capi di abbigliamento in cotone biologico, dal design moderno, confezionati a Km zero e venduti ad un prezzo equo. Il cotone e i coloranti impiegati sono certificati ICEA mentre la filiera di tutte le lavorazioni, dal confezionamento alla tintura dei tessuti, sono realizzate in un’area locale, molto vicina alla sede della Cooperativa.

La Cooperativa sociale Studio Progetto si occupa di inserimento delle persone psicologicamente svantaggiate che sono impiegate nel progetto di produzione e vendita dei capi di abbigliamento. Tali persone sono affiancate da tutor qualificati in grado di accompagnarle non solo nell’acquisizione di competenze manuali ma anche di valori sociali, lavorativi ed umani.

Gli obiettivi educativi che il progetto “BIO in VI” si propone vi sono:

  • rendere consapevole la persona che, nonostante la sua disabilità, può svolgere attività lavorative di qualità;
  • aiutare la persona a valorizzare l’importanza di un lavoro riuscito al meglio, nato dalle proprie forze e sviluppato con le proprie mani;
  • portare la persona a sfruttare le proprie risorse manuali, creative ed intellettuali accrescendo anche le capacità di concentrazione;
  • offrire opportunità lavorative.

Per informazioni sul progetto e sui prodotti contattare:
Studio Progetto – Società Cooperativa Sociale
Via Monte Ortigara, 115/b – Cornedo Vicentino (VI)
tel. 348.74 92 822
bioinvi@studioprogetto.org

Engel | Abbigliamento biologico

L’abbigliamento copre il 90 % del nostro corpo ed è continuamente a contatto con il nostro organo sensoriale più grande e importante, la pelle”.

Così recita il sito internet della tedesca Engel, azienda che a partire dagli anni ’60, ha fatto la scelta di produrre capi di abbigliamento in sintonia con la natura e con la salute.

I tessuti impiegati da Engel sono: cotone (bio), lana vergine merino (bio) e seta. Tutti i coloranti utilizzati sono privi di metalli pesanti e privi di qualsiasi AZO (azocomposto) nocivo per la salute mentre per quanto riguarda il trattamento dei tessuti Engel ha rinunciato a qualsiasi tipo di finissaggio.

Tutte le materie utilizzate devono essere biodegradabili e non devono inquinare il suolo, l’aria e l’acqua. Tutte le parti in metallo utilizzate sono prive di nichel e gli altri materiali eventualmente utilizzati devono essere materie prime naturali e ricrescenti. Per garantire l’elevata qualità dei propri prodotti Engel stabilisce inoltre degli specifici requisiti di resistenza alla luce, al sudore, alla saliva, ai lavaggi e al restringimento.

Queste caratteristiche dei prodotti e la presenza di eventuali residui di sostanze nocive per la salute o inquinanti per l’ambiente vengono controllati periodicamente da laboratori autonomi.

Oltre all’aspetto ecologico (produzione, trasporto e smaltimento sostenibili) Engel prende in considerazione anche quelli umani e sociali promuovendo la produzione locale, tutta in Germania.

La collezione Engel comprende un completo sistema di pannolini lavabili, intimo per bebé, bambini e adulti, una collezione di intimo da notte per bebé e bambini, abbigliamento per bebé e anche un piccolo assortimento di vestiario in pile di soffice lana vergine merino per bebé, bambini e adulti.

Vesto Solidal Coop

Finalmente anche la grande distribuzione organizzata inizia a confrontarsi con capi d’abbigliamento ecologici prodotti e venduti e prezzi equi. Questo percorso, già iniziato qualche anno fa da parte di qualche pioniere, è stato ora intrapreso con particolare convinzione da parte di Coop che, in collaborazione con Katharine Hamnett, una stilista all’avanguardia nella moda etica, ha dato origine alla collezione primavera-estate Vesto Solidal in vendita presso i propri supermercati.

Il progetto, da un lato, indica una precisa scelta di mercato e, dall’altro, indica la volontà di costruire una moda che non sia solo apparenza ma che sia anche capace di far pensare.

Per celebrare il 2012, Anno Internazionale della Cooperazione, la stilista ha ideato una t-shirt con lo  slogan “TOGETHER IT IS POSSIBLE”. La collezione, poi, comprende anche alcuni degli slogan classici di Katharine Hamnett degli ultimi 25 anni, tra i quali “KNOWLEDGE IS POWER”, “STOP AND THINK” e, dedicato ai bambini, “LOVE”, “GENIUS” e “SAVE THE FUTURE”. La collezione include mini-abiti, t-shirt, shorts e leggings per donna; pantaloni, polo, camice, t-shirt, per uomo e per bambini e rappresenta l’impegno di un percorso che Coop ha intenzione di continuare per il futuro.

Come dichiara Coop il cotone utilizzato per realizzare la collezione Katharine Hamnett proviene dall’agricoltura biologica, è certificato Fairtrade ed è stato prodotto da cooperative e associazioni di coltivatori indiani: Suminter India Organics e Pratibha Syntex Ltd. Le camicie sono state confezionate da Tuscany Kerala Garments di Madaplathuruth in India, nell’ambito di un progetto di solidarietà realizzato in collaborazione con i Centri Missionari della Toscana.

Ecogeco jeans

Gli ideatori dei jeans Ecogeco sono Giampaolo e Claudia, agenti di commercio con trent’anni di esperienza nel tessile. A causa della crisi economica che ha colpito il settore in questi ultimi anni e spinti da un desiderio personale di sviluppare degli ideali che consentano di mettere in moto dei cambiamenti concreti nel modo di produrre e vendere i beni, hanno dato origine ad un progetto che prevede la produzione di jeans ecologici utilizzando una filiera produttiva a livello locale, materiali biologici, tinture vegetali e che siano offerti ai consumatori al giusto prezzo di vendita.

La sostenibilità del loro prodotto non è solamente legata alle caratteristiche dei materiali e alle metodologie produttive con minimo impatto ambientale, ma anche alla valorizzazione del lavoro in ambito locale perché consente una più equa distribuzione della ricchezza e stabilità sociale attraverso la certezza, nel tempo, del mantenimento dei posti di lavoro.
Le caratteristiche dei jeans Ecogeco sono:

  • tessuto in cotone biologico certificato tinto con puro indaco vegetale
  • lavorazione in un laboratorio che impiega lavoratori assunti a tempo indeterminato
  • trattamento di lavanderia che viene effettuato solo con acqua e pietra pomice
  • per alcuni modelli il tessuto è 100% cotone, mentre per altri viene utilizzato un 2% di elastomero.

Una interessante particolarità è legata al nome in quanto “EcoGeco” sta per genova ecologico e fa riferimento al vecchio nome – tela genova – con cui veniva chiamato il tessuto che noi adesso conosciamo come jeans.