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La TV a luci… rosse

Nessun riferimento, nel titolo, va alla pornografia o alla miriade di programmi volgari che affollano i palinsesti televisivi delle reti locali durante le ore notturne nei quali si pubblicizzano cosmetici o altri ritrovati miracolosi dalle dubbie proprietà sessuali oppure nei quali si sperimentano le più svariate forme di intrattenimento erotico.

Il riferimento è, invece, più semplicemente rivolto al funzionamento di base dell’elettrodomestico televisione (ma anche di molti altri) e alla sua voracità energetica anche da spento (ops, in modalità stand-by), ossia con la lucina (normalmente rossa) accesa.

A tale riguardo una prima considerazione deve andare all’energia (in particolare a quella elettrica), alle diverse fonti per produrla e alle problematiche ambientali ad esse legate nonché, infine, ai concetti di efficienza e di risparmio.

L’energia è da sempre un bene indispensabile per la nostra vita quotidiana. Con l’energia scaldiamo e rinfreschiamo le nostre case, facciamo funzionare i mezzi di trasporto e una moltitudine di altri impianti e attrezzature che risultano utili per realizzare numerosissime attività. Non avendo più alcun rapporto diretto con le fonti di energia (nessuno va più a raccogliere la legna nel bosco o compie lunghi spostamenti a piedi o in bicicletta e “assapora” la vera fatica) la maggior parte di noi considera l’energia come qualcosa di infinito e di indefinitamente replicabile il cui uso (o abuso) è pressoché ininfluente rispetto all’ambiente in cui viviamo.

Nella realtà dei fatti, però, le cose non stanno così!

A fronte di un costante aumento della domanda di energia a livello mondiale, le fonti fossili non rinnovabili – principale combustibile impiegato per la produzione di energia – vanno via via esaurendosi ed il loro utilizzo influisce pesantemente sul bilancio chimico-fisico della Terra. Infatti la produzione ed il consumo di energia sono le cause di una profonda alterazione dell’ambiente che porta con sé anche conseguenze molto gravi. La prima è l’inquinamento locale di aree geografiche ben precise dove sono presenti le centrali; la seconda sono i cambiamenti climatici globali oramai sempre più studiati e sempre più provati scientificamente.

Non sono esclusi da tali problematiche ecologiche né gli inceneritori che bruciano rifiuti, né le centrali nucleari con il loro pericolo attuale e con il loro debito verso le generazioni future rappresentato dalle scorie. Ma, in più, da possibili alterazioni più o meno gravi non sono escluse nemmeno forme più sostenibili di produzione energetica quali il fotovoltaico, l’eolico e l’idroelettrico.

In merito all’energia e alle problematiche ad essa connesse la natura ci insegna una cosa molto semplice: l’energia è difficile da reperire e, pertanto, se ne deve fare un buon impiego attraverso il risparmio (non uso) e l’efficienza. Punto!

Ritornando alle luci… rosse ecco che quindi è necessario privilegiare, in fase di acquisto, elettrodomestici che prevedano la possibilità di essere spenti mediante il tasto “OFF” oppure, qualora ciò non sia possibile, che almeno gli elettrodomestici vengano installati con un interruttore che ne escluda il funzionamento quando non utilizzati.

Questa azione, apparentemente ininfluente rispetto ad altri consumi ben più evidenti, farebbe comunque risparmiare all’Italia, considerata tutta la sua popolazione, qualche piccola centrale elettrica e contribuirebbe ad educare i cittadini nuovamente verso un senso del limite, vero motore nel percorso della sostenibilità ambientale.

Foto: Granada, Spagna – gennaio 2010

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