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1. La natura funziona ad energia solare e ad energia cinetica, senza combustione
In natura i principali meccanismi legati al funzionamento della vita (nutrimento e movimento) sono basati, direttamente o indirettamente, sull’energia solare e su quella cinetica, senza combustione della materia. Quest’ultima è un evento esogeno alla vita e potenzialmente pericoloso, che necessità di attenzione e controllo.
Tutte le attività umane, al fine di poter essere durature nel tempo, si devono fondare, soprattutto dal punto di vista energetico, sullo sfruttamento del sole o dell’energia cinetica, senza far ricorso alla combustione o ad altro fenomeno chimico-fisico.
2. La natura usa solo l’energia di cui ha bisogno
In natura l’energia è molto preziosa perché è difficile da produrre ed espone a numerosi pericoli il suo reperimento. Pertanto essa non viene sprecata ma gli esseri viventi producono solo quella di cui hanno veramente bisogno.
Vista la scarsità di risorse non rinnovabili, vista la complessità del sistema biochimico della Terra, visto l’elevato numero di esseri viventi che attingono il loro sostentamento dalle limitate e finite risorse del Pianeta, per poter essere sostenibili nel tempo tutte le attività umane e tutti i prodotti utilizzati dall’uomo devono essere efficienti, cioè impiegare solo il minimo di energia, utilizzare solo il minimo di materiali e consentire solo il minimo spreco possibile.
Efficienza è anche sinonimo di “senso del limite”.
3. La natura ripara, riusa e trasforma
In natura il concetto di rifiuto (e quello di inquinamento ad esso collegato) non esiste! In essa tutto viene riparato, eventualmente riutilizzato e, al limite, trasformato in nuova materia.
Per poter essere sostenibili nel tempo tutte le attività produttive dell’uomo devono progettare prodotti con cicli infiniti di vita attraverso la loro facile riparabilità, il loro immediato riutilizzo, possibilmente senza trasformazioni delle parti che li compongono e, a fine vita, la facile trasformazione dei materiali in nuova materia da reimpiegarsi nei processi di produzione o da inserire nuovamente nel sistema naturale.
4. La natura determina la forma sulla base dello scopo
In natura la forma non è il semplice frutto del caso ma è l’estremo adattamento delle specie viventi al loro scopo e alle loro necessità. Ciò vuol dire efficienza ed efficacia: basso consumo energetico con il massimo risultato perseguito.
Nello svolgimento delle proprie attività sociali, progettuali e produttive l’umanità deve tener conto che una certa forma non è il mero effetto di una progettazione fine a se stessa tesa solo alla stimolazione dei desideri (design) ma è direttamente collegata agli scopi e alle funzioni che da un bene devono essere svolte.
Determinare la forma sulla base delle scopo significa studiare a fondo la natura per carpire da essa i segreti dell’efficacia e dell’efficienza ed applicarli a tutte le attività umane.
5. La natura ha caratteristiche specifiche per ciascun luogo
In natura ogni luogo ha dato origine a caratteristiche particolari nell’evoluzione delle specie viventi, specifiche per quel determinato ambiente. Tale specificità è, soprattutto, efficienza.
Tutte le attività umane, dall’edilizia alla produzione energetica, dall’organizzazione sociale alla produzione di servizi o beni di consumo, devono essere progettate per essere adattabili e perfettamente inseribili nel particolare luogo dove devono operare. Non esistono strutture standard imposte dalla produzione industriale ma devono essere pensate strutture locali, adatte per le peculiarità di un determinato ambiente o area geografica.
6. La natura si fonda su una rete di reciproche collaborazioni
“Chi mangia il frutto di un grande albero non deve dimenticare di ringraziare il vento” (Tradizione orale bariba)
Se in natura vi è conflittualità per l’accesso alle risorse, per la riproduzione o per la gestione di un gruppo, nella stessa vi è anche un’enorme collaborazione reciproca tra le diverse specie. Tale collaborazione è costituita da un’infinita e unica rete di relazioni tra specie diverse, tanto da risultare fondamentale per la determinazione della vita in quanto interessa sia le funzioni metaboliche che la protezione da minacce esterne.
Nella gestione di tutte le attività umane, da quelle produttive a quelle di utilizzo del territorio, è fondamentale che non venga mai dimenticata la funzione indispensabile di tutti gli esseri viventi che, tutti assieme in una sorta di rete indistinta e complessa di relazioni, contribuiscono al proseguimento della vita e al mantenimento di un necessario equilibrio. Nessun batterio, nessun animale, nessuna pianta può considerarsi, in sé, dannoso in quanto tutti, a loro modo, contribuiscono al buon funzionamento del sistema.
Foto: Fernando Fraccaroli
7. La natura non può fare a meno delle diversità
In natura la prosperità è data dal quell’equilibrio dinamico che si instaura tra le specie viventi e l’ambiente e che si instaura tanto più facilmente quanto più vi è (bio)diversità tra gli esseri viventi che interagiscono tra loro. La biodiversità, in natura, rappresenta un fondamentale fattore di sopravvivenza alle avversità.
Per tale ragione tutte le attività umane, dalla produzione industriale all’agricoltura, dall’organizzazione sociale alla salute sono tanto più prospere e durature quanto più vi è rispetto e tutela per le diversità, sia animali che ambientali.